[Tutorial] Come funziona un giradischi e come sceglierne uno
Sono ormai decenni che il giradischi è sempre considerato sull’orlo di andare in pensione, eppure, nonostante il passare degli anni e dell’avanzare della tecnologia nell’industria Dj-oriented, le vendite ancora resistono ed i Technics sono ancora oggi considerati come oggetti di culto. Grazie al “recente” arrivo sul mercato di soluzioni di “Digital Vinyl System” -o DVS- come Serato Scratch Live o Traktor Scratch pro, ed avendo dunque la possibilità di usufruire di tutte quelle comodità e ridotti costi che un sistema digitale comporta, un numero sempre maggiore di persone decide ogni giorno di soccombere al fascino del giradischi. Per questo motivo, dopo avervi portato le guide su come scegliere la vostra cuffia, e come scegliere il vostro impianto sonoro, WebDeejay vi fornisce oggi una guida completa su come poter scegliere il vostro giradischi “perfetto”…
Trazione
Il primo fattore da considerare durante la scelta del proprio giradischi, è il tipo di trazione con la quale il giradischi stesso “lavora”. Sostanzialmente i giradischi si dividono infatti in giradischi con trazione a cinghia (Belt-Driven), e giradischi con trazione diretta (Direct Drive). La principale e piu importante differenza tra questi due tipi di trazione risiede nel livello di “Torque” generato. Il fattore “torque” può anche essere semplicemente riassunto e immaginato come la forza di rotazione che il giradischi riesce a generare sul piatto stesso. Nei giradischi con trazione a cinghia, la forza generata risulta dunque di solito essere molto inferiore rispetto alla forza generata dai giradischi a trazione diretta, il quale hanno dalla loro parte un piccolo motore che come appunto suggerisce il nome, imprime rotazione al piatto direttamente tramite il perno centrale.
Viene dunque da pensare il perchè vi sia la necessità di una “torque” piu potente, il motivo è presto spiegato; un giradischi con una maggiore forza di trazione permette al Dj di far partire una traccia e farla arrivare alla sua velocità originale in maniera più veloce, riducendo la durata di quel famoso suono “Uwaaaaa” che viene così spesso associato ai giradischi. Inoltre, in caso il Dj abbia necessità di manipolare il vinile con le mani -fermandolo, velocizzandolo etc-, una maggiore potenza del motore fa si che la traccia possa tornare di nuovo al suo pitch e velocità originale, in un minore lasso di tempo. Pensate ad esempio ad i “BackSpin”; quando il Dj fa girare il piatto all’indietro, un giradischi con trazione a cinghia -non riuscendo a sviluppare abbastanza potenza- impiegherebbe un considerevole lasso di tempo a contrastare la rotazione al contrario che il Dj imprime durante il backspin, creando così un lasso di tempo nella quale il suono proveniente dal vinile risulta alterato sia in velocità, sia in pitch, al contrario del un giradischi a trazione diretta che impiegherebbe meno tempo.Per questo motivi i Dj da mix o i Dj che praticano lo scratching preferiscono -od usano quasi solo ed esclusivamente- giradischi a trazione diretta. Raramente o quasi mai troverete un giradischi a cinghia in una festa, discoteca, o locale. Di solito un buon giradischi riesce a sviluppare una “starting torque” di 1.5 kgf·cm -come ad esempio i Technics 1200-, un valore piu basso comporterebbe prestazioni abbastanza “fiacche”, mentre un valore eccessivo -come ad esempio 4kgf·cm- pur essendo di solito usato nello scratching, risulterebbe nella creazione di una “mano pesante”, abituando il Dj ad imprimere con la mano una forza maggiore di quella richiesta dai giradischi di solito presenti in una discoteca.
Non vi è comunque da dimenticarsi dei pregi di un giradischi a trazione a cinghia; quest’ultimi riescono infatti a generare una piu costante velocità di rotazione, diminuendo valori come il wow e flutter e riescono a ridurre il numero di vibrazioni assorbite grazie alla presenza dell’elastico interno -anche se oggigiorno i nuovi materiali con la quale i giradischi a trazione sono costruiti riescono comunque ad assorbire di per se le vibrazioni generate-. I giradischi a trazione a cinghia vengono spesso utilizzati da audiofili.
Il “Braccio”
Il braccio di un giradischi può assumere due “forme”, quella a forma di “S” (S-Shaped tonearm) o quella semplicemente “dritta” (Straight Tonearm). La prima di solito viene considerata come quella che riesce a creare una maggiore qualità sonora ed un minore “danno” al vinile -dunque consigliata per Dj da mix- . Un braccio dritto viene invece di solito associato ad una maggiore stabilità e capacità di “mantenere” il solco, dunque dimuinendo il fattore “mi salta la puntina”, ma allo stesso tempo produce un maggiore “danno” al vinile utilizzato, “erodendolo” in maniera piu veloce -consigliata per Dj scratchers-.
Un buon giradischi deve anche permettervi di poter aggiustare e regolare l’altezza del braccio stesso e deve sempre essere munito di un piccolo contrappeso. Senza la presenza di questi due sarebbe difficilissimo o quasi impossibile poter regolare la pressione che la puntina effettuerà sul vinile. Ogni cartridge o stylus è infatti ovviamente creata con un peso diverso, una cartridge piu pesante trascina ad esempio il braccio in giù in maniera piu sostanziosa rispetto ad una cartridge piu leggera. Regolare l’altezza, o il “pesetto” presente dietro al braccio, vi permetterà dunque di “alzare” la cartridge piu pesante dal vinile, diminuendo dunque la possibilità che quest’ultima vi rovini il vinile a cause di una troppa elevata frizione, mentre allo stesso tempo vi permetterà di “abbassare” la puntina piu leggera, dandogli la possibilità di “entrare” in maniera piu efficace all’interno dei solchi del vinile -risultando in una maggiore resa sonora, ed una minore possibilità di “salti”-. Ovviamente questo processo di “taratura” è un processo che richiede tempo, precisione, e vari tentativi. Piu in basso in questo tutorial, potrete trovare un video creato dal nostro Paolo Bietolini dove vi verrà spiegato come regolare l’altezza e la cartridge di un giradischi.
Ultimo fattore -ma non di minore importanza- è il materiale costruttivo del braccio; un materiale troppo leggero non riuscirebbe ad attenuare le vibrazioni e gli spostamenti d’aria provenienti dalla casse, musica, o persone, generando quindi instabilità e maggiori probabilità che lo puntina salti.
Pitch, Record Speed, Wow e Flutter
Un buon giradischi deve essere munito di un preciso pitch fader. Quest’ultimo deve riuscire, con un minimo spostamento, a creare minime variazioni nel tempo e Bpm della traccia. Un buon valore di solito è un accuracy con un range al di sotto dello 0.1%. Il giradischi deve anche dare l’opzione al Dj di poter scegliere il Pitch Range con cui lavorare -ad esempio 8%,16%,25%,50%,100%-; questo è comunque un fattore soggettivo a nostro avviso, dato che a meno che non vi sia la presenza di qualche forma di “Pitch Lock” o “Master Tempo” o vi sia la necessità di creare qualche sorta di effetto, difficilmente si presenterà la necessità di utilizzare un pitch range superiore all’8% -dato che il suono ed il pitch verrebbero comunque distorti troppo-.
Per poter usufruire di tutte quelle varie tracce “gemma” del passato -ma anche recenti ovviamente-, il vostro giradischi deve avere la possibilità di essere utilizzato, oltre che con i normali e moderni vinili a 33 giri, anche con i vinili a 45 giri. Molti giradischi spesso vengono infatti accompagnati da un adattatore o hanno comunque la possibilità di scegliere il tipo di rotazione con la quale si vuole lavorare. In caso siate dei collezionisti o abbiate comunque una collezione di musica abbastanza “anziana”, sarà bene munirsi di un giradischi capace di utilizzare vinili a 78 giri.
Il “Wow & Flutter” è invece la misurazione di quanto sia precisa e costante la velocità di rotazione che un giradischi genera sul piatto. Delle piccole variazioni o sbalzi nella velocità di rotazione di un giradischi possono infatti andare ad incidere sulla qualità sonora della traccia, alterando il pitch di una traccia o creando comunque un effetto distorsivo . Minore è il wow e flutter dichiarato da una compagnia per un giradischi, maggiore sarà la qualità sonora e la “fedeltà” al suono originale. Di solito è bene non andare al di sopra dello 0.1% -valore comunque già alto- e cercare comunque di rientrare in valori centesimali come ad esempio 0.035% (Technics).
Antiskating
Prima di comprare il vostro amato giradischi, specialmente se è stato già usato e non è dunque nuovo, è bene controllare se l’antiskating è in buono stato. La rotazione di un vinile genera ovviamente una forza centripeta che “spinge” la puntina e la cartridge verso l’interno del disco; questa forza, la quale forza la puntina a “buttarsi” di piu su un solo lato del solco, crea dunque uno sbilanciamento del segnale tra il canale destro ed il canale sinistro, non permettendo quindi una adeguata riproduzione stereo -oltre che ovviamente ad aumentare le probabilità che la puntina salti-. L’antiskating serve dunque a generare una forza opposta a quella centripeta, permettendo alla puntina di rimanere in linea. Di solito per regolarla troveremo una piccola rotellina numerata come mostrato nell’immagine; il vostro Paolo Bietolini ha creato un video dimostrativo su come regolare l’antiskating, e lo potrete trovare piu in basso nella pagina.
Peso e stabilità di un giradischi
Come probabilmente già sappiamo tutti, le discoteche sono un luogo alquanto caotico. Per poter sopravvivere in questi tipo di ambiente, un buon giradischi deve avere un peso consistente -di solito oltre i 10 Kg Ex: Technics, 12.5kg- e dei “piedini” stabili ,antivibrazione, resistenti e che assicurano una presa sicura . Tutto questo è necessario per proteggere il giradischi dagli spostamenti d’aria , dalle vibrazioni create dall’impianto PA e per dargli la possibilità di resistere ad eventuali scossoni provenienti da persone od oggetti. Un giradischi troppo leggero od instabile sarebbe infatti soggetto ad eccessive vibrazioni o addirittura minuscoli spostamenti, che andrebbero ad influenzare di gran lunga la qualità e stabilità del suono, oltre che ovviamente la puntina.
Altre funzioni
Oggigiorno, con l’avanzare della tecnologia, molti giradischi vengono anche equipaggiati con funzioni aggiuntive. Alcuni esempi sono la presenza di una porta usb integrata -per poter registrare il vostro vinile su pc-, la funzione reverse -che vi permette di far girare il disco al contrario- ed il quartz lock – che una volta premuto ritorna il valore del pitch sullo 0%, anche se il pitch fader non è tornato fisicamente su tale posizione-. Altre funzioni opzionali sono la regolazione dello start time e del break time o la presenza di un secondo pulsante “Start” per poter utilizzare un giradischi in posizione verticale -anche detta modalità “battaglia”, utile per gli scratchers.
Alcuni giradischi, come ad esempio quelli Stanton, offrono altre features come ad esempio un’uscita digitale “S/PDIF” la quale vi permette di collegare il giradischi direttamente ad un registratore digitale o alla scheda audio del vostro computer, oppure dei piccoli display, presenti su alcuni Numark- sui quali è possibile visualizzare il valore del pitch e varie altre opzioni.
In conclusione, oggigiorno il mercato dei giradischi abbonda di soluzioni adatte a ogni tasca e preferenza; alcune di queste soluzioni, grazie anche all’avanzare della tecnologia e dei tempi, risultano essere anche superiori ai rinomati Technics…tocca solo a voi saper scegliere il più adatto alle vostre esigenze.
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ciao io ho rispolverato un technics sl-300 credevo nn funzionasse ma smontandolo ho scoperto che manca semplicemente la cinghia..:)
devo dire di aver trovato molto interessante il vostro tutorial tuttavia vorrei porre una domanda.. ma è vero che se volessi provare a fare dello scratch per evitare di rovinare il motore dovrei appoggiare un disco liscio sul piatto e poi sopra un panno antistatico in velluto o similare che. in pratica ricreerebbe un meccanismo di disaccoppiamento tra motore e disco..
ho letto tutto ma il video non l'ho trovato 🙁
I video c'erano, li ho tolti quando non abbiamo più collaborato con Webdeejay e ho chiuso il canale.