Recensione Numark 5000FX
Dopo qualche mesetto di utilizzo intenso mi sento pronto a descrivervi minuziosamente le caratteristiche di questo mio ultimo acquisto che tanto per cominciare è (IMHO) uno dei più bei mixer in circolazione, forse alla pari solo del nuo 5 (esteticamete parlando). Il mixer, appena uscito dallo scatolo, a dire il vero, mi ha dato un’impressione negativa per la dimensione dei potenziometri dell’equalizzatore, ma dopo poche ore di uso mi sono ravveduto vista l’estrema precisione delle manopole durante l’intera escursione che effettua dei tagli sulle frequenze graduali e sempre precisi.
Ma andiamo con ordine: Il 5000FX è un mixer “Professionale” a 5 canali ed è dotato di un multieffetto, campionatore, funzioni di scratch e reverse applicabili in tempo reale alla traccia in ingresso su un singolo canale. Dando uno sguardo al mixer notiamo subito il crossfader (la slitta da 5cm è di tipo VCA sostituibile dall’utente in caso di usura) assegnabile tramite una levetta, poco visibile al buio in verità, (CFA/Master/CFB) munito di funzione Fader/Start che modifica il punto di “attacco del secondo deck in funzione della curva di cross selezionata. Proprio su questo punto mi vorrei soffermare poichè questo fattore potrebbe generare delle critiche, ma non a caso io ho sritto questa recensione dopo 3 mesi dall’acquisto del mixer, infatti ad un primo approccio è difficile individuare il punto in cui agisce il fader/start, ma con un minimo di abitudine (e ovviamente di capacità nel portare il tempo a mente) si riescono ad ottenere delle partenze perfette.
In quanto a compatibilità lo ho testato con i Numark CDX un TASCAM CD302 del ’96 e con i Vestax CDX05 e non ho avuto problemi. I tasti del cue sono illuminati da led quando attivi in modo da rendere immediatamente visibile il canale in preascolto, anche in condizioni di scarsa”lucidità”! Un neo è legato sicuramente alla posizione dello spinotto della cuffia (vedi foto), se avete cuffie con spinotto non piegato a 90° potreste avere problemi ad accedere alle impostazioni del volume in cuffia e al tasto dello Split e forse anche alla gestione del bilanciamento Master/Cue. Il bello però è che è possibile collegare contemporaneamente 2 paia di cuffie una in formato jack da 1/4” e una mini jack da 1/8”…. Salendo un pò ci sono i fader da 5cm che a qualcuno potrebbero sembrare troppo brevi, ma queste sono questioni di abitudine, oggettivamente credo che l’incremento di volume sia perfetto fino alla tacca dell’80% dopo di che aumenta gradualmente ma con un’ascesa più rapida.
Un buon metodo di utilizzo potrebbe essere di far partire il mix col canale in cassa al 90-95% del volume totale e quello da far entrare poco sotto l’80%, in questo caso risulta quasi impercettibile ma risulta gradevole l’effetto “sorpresa” all’apparire del secondo brano grazie ad un’ascesa alquanto rapida del volume (de gustibus). Sul canale 1 vi è la possibilità di collegare un microfono o un qualunque altro “strumento” mediante un ingresso microfonico di tipo combo, ossia capace di accettare in ingresso sia connettori di tipo Jack da 1⁄4”, sia XLR (cannon). Ognuno dei 5 canali dispone alla destra della sezione di EQ di un led meter a 12 lampadine per il monitoraggio visivo del volume del canale la cui unica pecca è quella di non essere numerato ma basta regolarsi in base alla semplice convenzione Verde OK / Rosso NO e il gioco è fatto.
In base alle mie aspettative devo dire che a livello di output il mixer suona davvero bene (Testato con un impianto Poseidon), il suono è moto corposo e le manopole di equalizzazione fanno per bene il loro dovere, anche se la dimensione impedisce di ottenere dei Kill istantanei di una frequanza… peccato! Tre sono le uscite presenti sull’FX5000: Zone, Booth e Master con quest’ultima disponibile in formato RCA, XLR e S/PDIF digitale coassiale, mentre le altre solo sotto forma di connettori RCA. Gli ingressi disponibili, invece, sono: 3 phono, 9 line e 2 microfoni. Fin qui abbiamo visto “croci e delizie” di un mixer normale, ma cosa ha di diverso questo 5000FX.
Tutta la parte destra del mixer è dedicata al multieffetto e al campionatore. Quest’ultimo è dotato di tre pulsanti Record, Play e Loop ed è capace di gestire un singolo campione della durata massima di 30 secondi, questo poichè la menoria è su un unico banco e quindi la grave pecca (IMHO) è quella di non poter gestire più campioni di durata inferiore. Il campione può essere registrato da uno dei 5 canali del mixer, anche durante il preascolto, oppure dall’uscita master, quindi già provvisto di effetti e su cui è possibile applicarne altri. Il pulsante Record servirà per avviare e stoppare la registrazione, mentre tenendo premuto il tasto Play avviene la riproduzione, ovviamente il tasto Loop permette la riproduzione ontinua del campione, che può essere tagliata automaticamente a tempo col brano in master in modo preciso premendo il tasto “Smart Loop”. ATTENZIONE: La precisione “dell’accoppiamento” sia degli effetti che del campionatore con il brano in master è legata alla precisione del contabattute. A dire il vero non ho mai verificato se queto è attendibile al 100% poichè non lo uso, ma generalmente lo smart loop funziona bene, quindi… altrimenti c’è sempre il TAP, ma si rischia di andare dalla padella nelòla brace.
Poichè ho menzionato il contabattute devo fare una precisazione sulla sua utilizzazione. Esso è diviso in due display, sul primo si visualizzano i bpm del brano su cui è attivato il multieffetto, mentre il secondo è liberamente assegnabile. Il campionatore gode anch’esso del preascolto in cuffia, come ogni canale, ma non solo, il campione in riproduzione può usufruire anche degli effetti e del bending (spinte e rallentamenti per una corretta sincronizzazione nella messa a tempo) applicabile tramite la rotella FX. Potremo quindi scratchare direttamente su una porzione di brano, o di voce campionata al volo, in tempo reale, oppure applicare il filtro, un delay, ecc., oppure l’effetto pitch per mettere a tempo il campione con le altre sorgenti in riproduzione.
Il multieffetto. Ciò che mi ha sorpreso, in senso positivo è proprio questa parte del mixer. Gli effetti disponibili sono i seguenti: sonar, eco, delay, filtro passa banda risonante, pitch e distorsione. Per il controllo degli effetti troviamo la rotella (FX Wheel) per variare i parametri, ma nel caso degli effetti sincronizzati metricamente (delay, eco, chop), utilizzando l’apposita levetta si possono variare gli intervalli ritmici rilevati in base alla funzione BeetKeeper. In più abbiamo un fader per dosare la quantità dell’effetto (wet/dry) che funge anche come controllo di volume del campionatore. L’effetto reverse è applicabile tramite una leva che se portata verso il basso attiva l’effetto fin quando teniamo in posizione la leva, se portata verso l’alto applica l’effetto in modo “hold”, fin quando non sblocchiamo la leva. C’è da fare, però una precisazione per gli effetti applicati in wet, ricordate che state manipolando l’intero segnale e che se non avete un pò di pratica con i comandi e un pò di rapidità nei polpastrelli, beh…. potreste anche fare una figuraccia. Ottimo (IMHO) è l’effetto scratch che prevede la manipolazione del buffer audio del mixer mediante la FX Wheel come se fosse un piccolo disco, in tempo reale, su un qualsiasi canale, sul campionatore, o sul master; l’unico limite si incontra nell’operazione di rilascio dove viene richiesta una “spintarella” di aiuto o un rapida azione sul fader per discendere in modo rapido ma graduale in dry e quindi riavere la base al suo posto. Essendo “venduto” come un effetto scratch e non come un’emulazione di scratch questo limite è più che accettabile. Ovviamente TUTTI gli effetti sono applicabili sul canale MIC ed è lì che esplode la libidine di pitch del 100% per un effetto “chipmans” o del -40% per una voce alla ZEUS, magari campionata al volo, ricampionata con un pò di eco e scratchata! L’unico limite è la vostra fantasia!!
Questo mixer è dal mio punto di vista un ottimo acquisto, l’importante è trovarlo ad un prezzo ragionevole! Sicuramente collocabile nella fascia alta in quanto a professionalità ma non nel paradiso terrestre di A&H o Rane per intenderci, d’altronde siamo su prezzi diversi. Una buona alternativa ai Djm pioneer e all’ Ecler (per coloro a cui non serve affatto il controllo MIDI). Alla prossima!
Recensione scritta da: Dj Pi3tronik

