[Tutorial] Nozioni base e breve guida su come diventare Dj
Oggi, in collaborazione con i nostri amici di Djmag.it, proponiamo a voi dj “in the making” ed ai più inesperti, una comprensibilissima guida arricchita di video e di ulteriori files pdf da poter comodamente scaricare, che vi permetteranno di imparare almeno le basi di questo meraviglioso mestiere. Cosa aspetti allora? “Join the club”….
In cosa consiste il DJing?
Comincerei col dire che non è semplicemente la concatenazione di tracce finalizzata alla creazione di un’unica sessione musicale. Il modo in cui mixiamo i nostri dischi, quali dischi scegliamo, e persino l’ordine in cui decidiamo di mixarli contribuisce a creare oppure rompere un’atmosfera. Il DJ è un musicista che usa la musica per fare musica. I giradischi (e/o lettori CD), il mixer ed i dischi costituiscono uno dei più versatili e complessi strumenti musicali che si possa immaginare.
Tuttavia questo non è ancora sufficiente a definire una delle cose più importanti del DJing. Lo scopo finale dell’attività di un DJ è quella di creare qualcosa di magico con la propria pista, in grado di fermare il tempo (non in senso tecnico ovviamente) e, in parole semplici, far divertire il pubblico.
Questo qualcosa di magico non è un concetto che possa essere catturato a parole e quindi vi invito a relegarlo nell’ambito delle percezioni del momento, perché non può in nessun modo essere costretto in regole tecniche. Il nostro scopo è quello di affrontare le basi, il cosiddetto “ABC” tecnico, di cui si necessita per un mixaggio decoroso. Sarà bene precisare, tuttavia, che anche parlando di basi si farà riferimento ad un concetto aperto ed elastico. E’ forse più corretto dire che qui si tenterà di affrontare alcune delle possibili basi.
Chiunque si avvicini al DJing potrà usare questo tutorial come un punto di partenza, tenendo bene a mente che esso vuole essere solo uno dei tanti modi di farlo, non l’unico. In altre parole questa non è e non vuole essere una Bibbia del DJing.
Concludiamo le premesse con un’ultima raccomandazione. Queste pagine possono essere utili per imparare alcune modalità del DJing, ma non possono insegnare come farlo alla perfezione. Per questo ci vogliono anni e anni di esperienza e persino dopo tutti questi anni, ci sembrerà di poterlo fare in un modo ancora migliore.
Hardware
* Pensate a questo come lo strumento che suonate per fare la vostra musica
Queste righe hanno lo scopo di puntare un pò di luce sulla strumentazione di cui abbiamo bisogno e sul modo in cui andrebbe settata. Gli elementi base per essere operativi:
1. Un paio di Giradischi e/o Lettori CD
2. Un paio di Cuffie
3. Un Mixer
4. Un Amplificatore e Diffusori Acustici
5. Un pò di Dischi e/o CD
In opzione potrebbe essere utile un apparecchio per la registrazione, sia esso un CD Recorder, un Dat, oppure un Computer dotato di software adeguato e un ingresso libero.
Prima di tutto abbiamo bisogno di un paio di Giradischi oppure lettori CD. Sebbene in teoria possano svolgere il compito anche i tradizionali piatti a cinghia, non vi è dubbio che quelli a trazione diretta debbano essere preferiti. Parlando di Giradischi come alternativa ai lettori CD, bisognerà mettere in conto un paio di panni (slipmats) che serviranno da frizione tra le dita, il disco e il piatto rotante.
Decisamente sconsigliabile la configurazione basata su un Giradischi ed un lettore CD perché ci costringe a suonare un traccia dal piatto, poi dal cd e di nuovo dal piatto.
Il passo successivo è quello di procurarsi una Cuffia decente. Un buona cuffia deve soddisfare alcuni requisiti basilari: potente riproduzione dei bassi, confortevole, resistente. Dal momento che una buona riproduzione dei bassi è considerata fondamentale per riuscire a cogliere meglio i dettagli ritmici durante le fasi di mixaggio, ci sentiremmo di suggerire le cuffie a padiglioni chiusi, così da garantire un migliore isolamento dall’esterno e permettere al DJ di concentrarsi meglio sulla musica.
La questione del confort si spiega da sola. Immaginate quanto possa essere frustrante stare 3 o 4 ore con un oggetto sulle proprie orecchie che ci genera fastidio mentre lavoriamo.
La resistenza è vivamente consigliata viste le dinamiche cui è sottoposta una cuffia in una consolle: togli, metti, pieghi, tiri, giri etc.
Il Mixer. Ne esistono di varie forme e prezzi. Di base hanno almeno 2 canali, grazie ai quali sarà possibile mixare 2 su un totale di 4 ingressi (2 Line e 2 Phono). Un interruttore consente di selezionare se il segnale in ingresso sarà gestito in Line (ad esempio i lettori CD), oppure in Phono (i Giradischi). Ogni canale del Mixer necessita di almeno due regolatori UE, ossia bassi e alti (Bass e Treble). La maggior parte dei Mixer moderni dispongono anche del regolatore dei medi (Mid) ma teniamo presente che mentre una Cuffia e i Giradischi possono incidere sull’effettiva resa di un mixaggio, un Mixer di scarsa qualità si manifesterà prevalentemente con una mediocre resa sonora, senza inficiare le nostre capacità di Disc Jockeys.
Amplificatore e Diffusori Acustici saranno strettamente legati all’indirizzo della nostra attività. Se pensiamo di fare i DJ per hobby, nella nostra camera da letto orienteremo la nostra scelta su una determinata categoria. Al contrario, se pensiamo di fare le voragini sulle piste da ballo, dovremo guardare altrove.
Come premesso un sistema di registrazione può essere considerato optional, ma può diventare un ottimo modo per valutare i propri errori e migliorarsi.
Configurazione del Sistema
Esistono due configurazioni possibili: Casalinga (Home) e Festa (Party). La prima è per coloro che pensano di suonare in casa, nella camera da letto, nel soggiorno, in una taverna. La seconda è rivolta a quelli che intendono far muovere le persone su una pista da ballo. La differenza tra i due sistemi risiede nella configurazione. Per un sistema home basteranno un paio di altoparlanti ed un amplificatore intorno ai 2 x 100 watts di potenza. Se si tratta di un amplificatore integrato collegheremo il Mixer alla presa Aux In, oppure alla Tuner In, tenendo presente che quest’ultima è da preferirsi alla Aux.
Un sistema party necessita il più delle volte di almeno tre Diffusori ed di uno o più Amplificatori (meglio se finali di potenza). Un Diffusore verrà posizionato vicino al DJ e servirà da Monitor (Booth, Spia) per ascoltare quello che si sta riproducendo e mixando. La coppia restante di casse sarà al servizio della pista da ballo e sarà regolata attraverso il Master Out (anche detto Main Out) del Mixer.
Accensione e Spegnimento
Accendere e spegnere l’impianto richiede decisamente più attenzione allorché vi siano molti watts in amplificazione. Non avere cura delle procedure indicate può portare alla generazione di scariche capaci di danneggiare gravemente l’impianto.
La regola fondamentale è quella di assicurarsi di aver abbassato completamente il volume di uscita durante l’accensione/spegnimento dell’impianto.
Durante la fase di accensione procedere nel seguente ordine: accendere il mixer e poi l’amplificatore (ricordandosi di tenere a zero i volumi).
Durante la fase di spegnimento seguire la procedura inversa: togliere corrente all’amplificatore e poi al mixer (ricordando anche in questo caso di abbassare il volume a zero).
Tali accorgimenti possono sembrare eccessivamente prudenti. Forse lo sono nel caso di apparecchiature “casalinghe”, ma nel caso di apparecchiature professionali sono da considerarsi d’obbligo visto che i finali di potenza possono accumulare parecchia tensione e, una volta spenti, impiegano fino a 10 secondi prima di scaricarla completamente.
I giradischi possono essere spenti senza particolari cautele ed in qualsiasi momento.
Sound Check
La prima volta che avviamo il nostro sistema è opportuno impostare un limite per il volume della musica. Cominciamo col riprodurre una traccia in un punto “clue”, apriamo il canale corrispondente sul mixer ed impostiamo il gain in modo che il Vu Meter si attesti su un valore compreso tra 0 db e +3 db. Se rimaniamo sotto lo zero avremo un segnale piuttosto debole, se spingiamo sopra i 3 db rischiamo un segnale distorto. In ogni caso è importante tenere in considerazione il picco massimo generale dell’impianto e quindi il volume generato da due tracce riprodotte in contemporanea, come accade durante la fase del mixaggio. Questo volume generale, sia esso riprodotto dal monitor o dal master out deve attestarsi sullo 0 db. Teniamo presente, inoltre, che il segnale può essere ancora soggetto a distorsioni (sebbene il master out sia sullo zero) nel caso in cui il mixer amplifichi il segnale prima di trasferirlo all’amplificatore.
Se utilizziamo un sistema home sarà preferibile connettere l’amplificatore al Monitor Out, in modo da preservare il Master Out per un’ eventuale apparecchiatura di registrazione.
Nel caso di un sistema party avremo un set di diffusori per la pista che andranno collegati al Master Out ed uno o più diffusori che fungeranno da spia e che collegheremo al Monitor Out.
A questo punto potremo alzare il volume dell’amplificatore (o amplificatori se sono più di uno) e lo faremo fino al punto in cui il suono inizia a distorcere. Ci terremo leggermente sotto questo livello massimo e, da questo moneto avremo il controllo ideale del segnale agendo sui controlli Master Out e Monitor Out del mixer.
Ricordiamo che all’interno del nostro Forum è possibile scaricare un più dettagliato foglio pdf in formato Rar il quale ci spiegherà ancora più dettagliatamente tutti i singoli strumenti del Dj ed i vari metodi di mixaggio, ecco il link del Thread ove è possibile trovare il File: http://forum.webdeejay.it/threads/64479-%5Btutorial%5D-mamma-Sono-Diventato-Dj-! Vi consigliamo inoltre di leggere il nostro altro tutorial (http://www.webdeejay.it/blog/tutorial/tutorial-la-struttura-di-una-traccia.html) riguardante la struttura della traccia e di visionare alcuni dei filmati del nostro partner Ellaskins -da sempre guru dei giovani ed inesperti dj-.
Nel frattempo, gustatevi questi filmati creati dal vostro Altered Ego per potervi dare una mano in più e leggete la recensione sul link originale: http://www.djmag.it/?p=319
- In cosa consiste il DJing?
Comincerei col dire che non è semplicemente la concatenazione di tracce finalizzata alla creazione di un’unica sessione musicale. Il modo in cui mixiamo i nostri dischi, quali dischi scegliamo, e persino l’ordine in cui decidiamo di mixarli contribuisce a creare oppure rompere un’atmosfera. Il DJ è un musicista che usa la musica per fare musica. I giradischi (e/o lettori CD), il mixer ed i dischi costituiscono uno dei più versatili e complessi strumenti musicali che si possa immaginare.
Tuttavia questo non è ancora sufficiente a definire una delle cose più importanti del DJing. Lo scopo finale dell’attività di un DJ è quella di creare qualcosa di magico con la propria pista, in grado di fermare il tempo (non in senso tecnico ovviamente) e, in parole semplici, far divertire il pubblico.
Questo qualcosa di magico non è un concetto che possa essere catturato a parole e quindi vi invito a relegarlo nell’ambito delle percezioni del momento, perché non può in nessun modo essere costretto in regole tecniche. Il nostro scopo è quello di affrontare le basi, il cosiddetto “ABC” tecnico, di cui si necessita per un mixaggio decoroso. Sarà bene precisare, tuttavia, che anche parlando di basi si farà riferimento ad un concetto aperto ed elastico. E’ forse più corretto dire che qui si tenterà di affrontare alcune delle possibili basi.
Chiunque si avvicini al DJing potrà usare questo tutorial come un punto di partenza, tenendo bene a mente che esso vuole essere solo uno dei tanti modi di farlo, non l’unico. In altre parole questa non è e non vuole essere una Bibbia del DJing.
Concludiamo le premesse con un’ultima raccomandazione. Queste pagine possono essere utili per imparare alcune modalità del DJing, ma non possono insegnare come farlo alla perfezione. Per questo ci vogliono anni e anni di esperienza e persino dopo tutti questi anni, ci sembrerà di poterlo fare in un modo ancora migliore.
Hardware
- Pensate a questo come lo strumento che suonate per fare la vostra musica
- Un paio di Giradischi e/o Lettori CD
- Un paio di Cuffie
- Un Mixer
- Un Amplificatore e Diffusori Acustici
- Un pò di Dischi e/o CD
Il passo successivo è quello di procurarsi una Cuffia decente. Un buona cuffia deve soddisfare alcuni requisiti basilari: potente riproduzione dei bassi, confortevole, resistente. Dal momento che una buona riproduzione dei bassi è considerata fondamentale per riuscire a cogliere meglio i dettagli ritmici durante le fasi di mixaggio, ci sentiremmo di suggerire le cuffie a padiglioni chiusi, così da garantire un migliore isolamento dall’esterno e permettere al DJ di concentrarsi meglio sulla musica.
La questione del confort si spiega da sola. Immaginate quanto possa essere frustrante stare 3 o 4 ore con un oggetto sulle proprie orecchie che ci genera fastidio mentre lavoriamo.
La resistenza è vivamente consigliata viste le dinamiche cui è sottoposta una cuffia in una consolle: togli, metti, pieghi, tiri, giri etc.
Il Mixer. Ne esistono di varie forme e prezzi. Di base hanno almeno 2 canali, grazie ai quali sarà possibile mixare 2 su un totale di 4 ingressi (2 Line e 2 Phono). Un interruttore consente di selezionare se il segnale in ingresso sarà gestito in Line (ad esempio i lettori CD), oppure in Phono (i Giradischi). Ogni canale del Mixer necessita di almeno due regolatori UE, ossia bassi e alti (Bass e Treble). La maggior parte dei Mixer moderni dispongono anche del regolatore dei medi (Mid) ma teniamo presente che mentre una Cuffia e i Giradischi possono incidere sull’effettiva resa di un mixaggio, un Mixer di scarsa qualità si manifesterà prevalentemente con una mediocre resa sonora, senza inficiare le nostre capacità di Disc Jockeys.
Amplificatore e Diffusori Acustici saranno strettamente legati all’indirizzo della nostra attività. Se pensiamo di fare i DJ per hobby, nella nostra camera da letto orienteremo la nostra scelta su una determinata categoria. Al contrario, se pensiamo di fare le voragini sulle piste da ballo, dovremo guardare altrove.
Come premesso un sistema di registrazione può essere considerato optional, ma può diventare un ottimo modo per valutare i propri errori e migliorarsi.
- Configurazione del Sistema
- Accensione e Spegnimento
- Sound Check
Magari sarebbe meglio evitare di mettere video privati nei tutorial.