Recensione ECLER Evo 4
Come potrei non chiudere questo 2008 così ricco di belle novit� nel campo del djing equipment se non con alcune, poche non preoccupatevi, riflessioni e la recensione di uno dei prodotti che ha fatto e sta facendo grande scalpore nell�ambiente.
Con l’arrivo del sospirato Natale tredicesime sudate e regalini del parentame accendono i desideri di grandi e piccoli dj.
Quest�anno poi con una crisi che vuole per forza fare sentire la sua voce un po� dappertutto si cerca di spendere in modo pi� attento e questo, a mio modo di vedere potrebbe essere un bene per noi fruitori� ma a dirla tutta un po� meno per produttori e commercianti.
Come? �vi state chiedendo cosa c�entra questo con la recensione dell�EVO4? C�entra �c�entra.
In fondo quando i soldi sono pochi � importante spenderli bene!
Stavolta voglio stravolgere la mia classica presentazione di un prodotto partendo da quella che classicamente � la fine delle mie recensioni, ossia le considerazioni in merito all�acquisto di tale prodotto. Anche se come al solito preferirei mantenermi neutro nei confronti di un�indicazione ben precisa lasciando la scelta vera e propria al lettore anche come mezzo di appagamento nei confronti della spesa richiesta.
Constatiamo i fatti.
Pioneer DJM800, A&H Xone 92 questo binomio ha segnato lungamente le coscienze di migliaia di dj di qualunque fascia di appartenenza. Scegliere i filtri e la qualit� analogica di Allen o la potenza digitale e gli effetti del Pioneer, questo � stato ed in molti casi� � il vero dilemma esistenziale per tanti di noi. Perch� proprio questi due prodotti? C�� anche di meglio in giro, molti lo sanno. Solo questione di marchio? Non credo. Perch� li hanno tutte le discoteche migliori? Mica vero, almeno non tutte. Perch�perch�perch�. Solo cercare di pensare a tutti i possibili �perch� mi viene il mal di mare. Il prodotto perfetto non esiste, lo sappiamo tutti, ci sono per� alcuni che spiccano per alcune caratteristiche che li avvicinano alle esigenze di larghe fasce di pubblico e tali esigenze in parte cambiano con il tempo e con l�evolversi delle tecnologie utilizzate ma in parte restano sempre le stesse. E� questo il motivo per cui marchi giovanissimi sfondano con difficolt� se non nel campo dell�entery level�perch� i loro prodotti assecondano solo la parte pi� �fresca� delle perversioni dei dj ma non i vecchi pallini fissi nel cervello�che poi all�atto dell�acquisto ti rigirano tra i lobi e portano a improvvisi e quasi inconsci ripensamenti. Ecler lo sa bene ci conosce da tanti anni, sa quali tasti toccare. E� un p� come quelle/quegli ex con cui c�� stato qualcosa di profondo anche in un passato lontano�ma che se tornano possono creare degli sconquassi globali nella vita di una persona perch� si ricordano tutti i pulsanti necessari a disattivare le nostre difese.
EVO4 � quindi qualit� del suono, ergonomia, trasportabilit�, design insomma ci� che ogni dj ha come settaggio di fabbrica nel BIOS del suo cervello. Allo stesso tempo � per� innovazione, tecnologia, creativit�, espandibilit� ossia tutto quanto l�attualit� mostra come necessit� per la nouva figura del dj.
A seguito della lettura della bella recensione dell�amico Fabio (che verr� presto pubblicata in integrazione a questa) ho preferito effettuare alcune modifiche alla mia recensione tagliando tutte quelle parti che sarebbero apparse ripetitive e quindi inutili e insistere, invece su una pi� dettagliata descrizione delle impressioni d�uso del mixer.
Contenuto della confezione. (con l’ausilio della recensione di Fabietto boom-boom)
Il confezionamento, come da tradizione Ecler � molto curato sia per la protettivit� del contenuto che per gli accessori forniti. Lo scatolo � quello in cartone classico, rinforzato che la casa usa per gli altri suoi prodotti. In effetti mi aspettavo fosse il pi� stiloso scatolo bianco…come quello del fratellone…ma va bene lo stesso tanto poi finisce in garage… All’interno classica protezione in polistirolo rivestito che impedisce il disperdersi delle particelle…che potrebbero anche andare ad infilarsi nel mixer stesso durante il trasporto. L’evo 4 � poi, a sua volta “imbustato”in una confezione di plastica trasparente velata…che lo protegge dacontatti accidentali con il materiale nello scatolo. La dotazione di serie si completa con il cavo di alimentazione, i coperchietti per 4 rca (stereo) non utilizzati…che notai gi� con piacere nella confezione dell’EVO5, il manuale e un cd di installazione per i drivers e il software di gestione con cui � possibile personalizzare le scene midi del mixer.
Il primo approccio al mixer � di sicuro quello visivo e tattile.
Ovviamente il colpo d�occhio ha una valenza soggettiva ma ci tengo comunque a riportare la mia esperienza. Il design � ben studiato e secondo me, per certi versi, riuscito anche meglio del fratello maggiore. L�importanza di un buono studio nel design dell�oggetto, non � infatti una cosa trascurabile, al contrario � fondamentale perch� qui non si parla di bellezza estetica fine a se stessa ma di ordine nel posizionamento dei controlli, ergonomia degli stessi, immediatezza e buona comunicabilit� dell�interfaccia (che consente di essere immediatamente operativi), e solo per finire un colpo d�occhio gradevole sia sul piano delle forme che dell�uso dei colori per l�individuazione delle varie aree operative. Al tatto lo strumento � solido e i materiali appaiono nobili. Scocca metallica esente da scricchiolii delle giunzioni e completa assenza di accoppiamenti sporchi tra le parti, buona l�ergonomia dei manopoloni�ormai segno distintivo dei prodotti Ecler (anche se preferirei l�impiego di una plastica meno dura ovvero pi� gommosa in superficie in modo da migliorare il grip e la sensazione al tatto).
Buona anche la definizione, in varie condizioni di luce dei display lcd�anche se abituato come sono al �monitor� dell�Evo5�.capirete bene� ubi major minor cessat!
Uno sguardo pi� da vicino all’EVO4 (con l’ausilio della recensione di Fabietto boom-boom)
Il retro del mixer ospita tutti i collegamenti:
Gli input:
tre phono
quattro cd/line
un microfono
vi � anche la connessione send-return per un’effettiera esterna (che, qualora connessa andrebbe ad agire in funzione dell’unit� effetti di destra)
una presa usb per il collegamento al pc
ed un connettore midi per gestire il midi clock o l’invio di comandi anche ad apparecchiature diverse da un pc.
Gli output:
master : bilanciata tramite xlr e sbilanciata con rca
booth : tramite rca
records : tramite rca
Il faceplate:
partendo da sinistra troviamo la prima sezione dedicata agli effetti interni (DSP1) evidenziata da una banda chiara che contiene, partendo dal basso :
il pulsante per attivare l’effetto; un fader per gestirne la quantit� (wet/dry); l pulsante per il preascolto dell’effetto stesso; due potenziometri per gestire i parametri relativi indicati sul display; un potenziometro per selezionare il tipo di effetto; un potenziometro per selezionare il canale di cui effettare il segnale; due tastini per modificare i parametri di tempo di alcuni effetti o per creare un loop in/ loop out se si � nella modalit� di campionamento.
in alto vi � il primo dispolay che permette di gestire al meglio tutti i parametri.
Proseguendo a destra del primo display troviamo i quattro potenziometri principali dedicati alla sezione midi. Essi, come da tradizione Ecler in questo campo, possono esssere sia ruotati che premuti.
Sotto di essi vi � la tradizionale sezione mixer:
i quattro canali gestiti da dei fader molto ben fatti e scorrevoli come prerogativa di casa ecler; la sezione eq � ben fatta e robusta, inoltre la dimensione dei grossi potenziometri la rende ottimamente utilizzabile; subito sopra troviamo il gain ed il commutatore del canale in modalit� phono/line o midi. Al di sotto idei manopoloni dell’equalizzatore vi � il selettore per l’assegnazione del canale al crossfader ed il tasto pfl per il preascolto.
Chiude in basso la sezione mixer il crossfader, appunto, ricordiamolo, rimpiazzabile con il mitico ethernal.
A destra troviamo una seconda sezione effetti per cui vale quanto detto prima tranne che per un men� setting che permette di intervenire su alcuni parametri del mixer.
Finiamo a destra con una fascia che racchiude vari comandi:
Partendo dal basso vi sono due ingressi jack per le cuffie; un potenziometro per il volume;un potenziometro per effettuare il preascolto del mix in cuffia; al di sopra, ancora, i potenziometri per regolare le curve di volume sia del crossfader che dei fader; i volumi master e booth sovrastati dal bellissimo vu meter.
Al di sopra di questo vi sono il controllo mono gestito da un pulsante e un potenziometro per la gestione del bilanciamento.
Le sensazioni di ascolto riportate hanno visto come stadio finale una coppia di monitor KRK RP6 v2, quindi tutto sommato discretamente puliti e neutri.
Ci� mi ha portato a valutare in modo abbastanza deciso la qualit� dello strumento�che manco a dirlo � davvero molto alta. Personalmente, pur ammettendo di non essere affatto un audiofilo, confesso di non aver notato alcuna differenza con le prestazioni dell�EVO5 in condizione identica. Credo che su questo versante sia importante far notare il grande impegno profuso dagli ingegneri Ecler per migliorare la resa del suono digitale e a parere mio al momento non esiste sul mercato un mixer per dj con una qualit� audio in uscita di pari livello (a parit� di sorgente digitale, ovviamente). A sorgenti ferme dai monitor non fuoriesce alcun tipo di rumore anche alzando tutti�ma proprio tutti i potenziometri, addirittura le casse sembravano spente.
Nell�utilizzo il mixer � di una semplicit� disarmante e permette di agire con rapidit� e decisione sui comandi in modo da creare giochi musicali davvero unici senza dover impegnare tempo nella loro preventiva preparazione. I due spider che bilanciano il segnale wet/dry sono poi una trovata geniale e consentono di effettuare manovre molto ardite, in altri casi, con un dito. La cosa meno intuitiva � stata solo capire la combinazione dei tasti per cancellare la memoria del campionatore�.circa 40 secondi di dubbio su quale tasto premere prima � Davvero molto azzeccata la scelta di delegare la selezione del tempo dell�effetto a due pulsanti invece che a un rotativo�in quanto evita spostamenti accidentali del valore prescelto. I tagli dell�equalizzatore nel mix si dimostrano molto validi, cos� come la corsa dello slider di canale che � personalizzabile nella scelta della curva di taglio da utilizzare.Ci� � molto interessante perch� io spesse volte mi trovo a scegliere fra diverse tipologie di miraggio in cui non sempre mi serve un ingresso graduale e molto morbido del pezzo�anzi a volte poter usare mezzo slider graduale sugli hit hat in fase di inizio mix e poi buttare dentro un cassone bello corposo con uno sparo di volume che solo un�iperbole molto accentuata ti sa dare�.non ha prezzo! Fino ad ora vi ho illustrato rose, fiori e boccioli di questo mixer ma una qualche osservazione bisogna pur farla�altrimenti mi troverei in contraddizione visto che io stesso sono un fermo sostenitore dell�impossibilit� di realizzare una �macchina perfetta�. In effetti di questo ne ho gi� parlato al SIB con il responsabile tecnico di Ecler�ma lo ripeto ancora una volta�solo perch� sono fermamente convinto che questo accorgimento avrebbe davvero allungato il passo verso quella gi� citata perfezione. Parlo ovviamente della scheda audio interna!
D�altra parte per� poi ci ripenso e mi dico a volte per� sono proprio le imperfezioni a �migliorare� le cose. Di sicuro ringrazieranno vivamente per questa scelta i numerosi utenti di Serato e quanti altri usano software legati a specifiche periferiche audio! Oltretutto un altro ringraziamento arriva, sicuramente da chi vuole dilazionare nel tempo l�acquisto di una scheda audio di buona qualit� e quindi approfittare di un signor mixer a un prezzo tutto sommato pi� basso della concorrenza vista la presenza di ben 2 dsp e del non trascurabile sistema di controllo MIDI abbinato a comandi specifici oltre che a controlli del mixer che principalmente svolgono anche altre funzioni e che quindi potrebbero dare vita a degli errori durante l�esecuzione di passaggi abbastanza concitati.
Avrei preferito anche, e lo scrivo qui � ma vale anche per l�EVO5 la presenza di una coppia di uscite bilanciate anche per l�OUT2 visto che i monitor, seppur abbastanza vicini alla consolle hanno spesso i cavi di segnale che passano nei pressi di quelli elettrici�. Ma in fondo anche questo si potrebbe ritenere un peccato veniale.
Cos’altro dire…buona scelta!!!
In conclusione mi sento di ringraziare Gabriele Chinaglia ed Audio dj per avermi fornito il mixer e avermi dato la possibilit� di effettuare questa prova e ringrazio chiunque abbia avuto la pazienza di leggere tutto, sperando di non avervi annoiato vi saluto e �.alla prossima!
dJ pi3tronik
Salve,ho acquistato anche io questa splendida macchina.La mia curiosità era nel sapere se fosse possibile utilizzare l’Evo 4 e i cdj pioneer 2000 senza l’ausilio della scheda audio aggiuntiva,usando il traktor pro,come software.Volevo inoltre le indicazioni per configurare il mixer evo 4 con il traktor.
Saluti.
Grazie