[Recensione] Deckadance 1.31.3 Club Edition
La Image-Line la software house, conosciuta prevalentemente per il suo Fruity Loops, ci ha messo a disposizione la versione 1.31.3 Club Edition del suo interessantissimo Deckadance per una breve recensione. Deckadance è un programma destinato al digital djing che si colloca nella stessa fascia di mercato di Torq, Serato Scratch o Traktor Scratch Pro ma, a differenza di questi ultimi, si propone con una architettura aperta che consente all’utente di scegliere liberamente il proprio hardware grazie alla compatibilità con le schede audio e i vinili timecode della concorrenza. Ringraziamo inoltre i nostri amici di Djmag.it della collaborazione e per averci reso possibile la pubblicazione.
La prima cosa che salta all’occhio nella fase di installazione della versione Windows è la possibilità di scegliere se utilizzare Deckadance come software “stand alone”, oppure come plugin VST il che ci consentirà di farlo interagire con i programmi che supportano questo standard, ad esempio Ableton Live, Reason o addirittura Cubase e similari.
Una volta terminata l’installazione si accede alla schermata principale e si possono settare i parametri di base come la scelta della scheda audio, la latenza, eventuali periferiche MIDI e gli input/output.
Nella schermata principale troviamo invece gli strumenti a nostra disposizione. Ciascuno dei deck mostra la forma d’onda della traccia caricata e consete di avere il dettaglio della sezione in riproduzione, ma anche una visione globale dell’intero brano, così da avere l’esatta percezione del punto in cui ci troviamo. Troviamo poi controlli per i loop, gli effetti del programma e l’accesso ai VST presenti nel proprio sistema che possono essere quelli installati dall’utente, oppure quelli compresi nel Juice Pack messo a disposizione da Deckadance, ossia una serie di Vst in versione trial. Nella parte centrale troviamo il mixer e ai lati l’equalizzazione e tre bande e gli effetti per ciascun deck.
La sezione timecode, come anticipato in apertura, permette di utilizzare i vinili e cd dei sistemi concorrenti all’interno di Deckadance, una scelta questa che rende molto appetibile l’applicativo perchè lascia liberi gli utenti di scegliere hardware preferito e poter riciclare i vinili/cd acquisiti in precedenza. Ci preme sottolineare che Image-Line non produce/offre propri supporti Timecode. All’interno di questa sezione troviamo i controlli di configurazione del preascolto e del crossfader. Scegliendo di cliccare su Peakscope è possibile avere una visualizzazione delle tracce per forma d’onda sovrapposte il che aiuta l’utente nella verifica dei picchi e del sync.
La sezione del Campionatore permette di registrare, caricare ed eseguire campionamenti in formati Wav, Aiff e similari, ma non Mp3. Questi samples possono essere assegnati ad uno dei due canali del mixer interno ed è possibile regolarne il volume il sync con la traccia in riproduzione Questa sezione è praticamente identica a quella VST, dotata anch’essa di 8 banchi indipendenti, solo che da questa schermata è possibile gestire gli effetti di cui si parlava in precedenza.
Il Relooper è uno strumento che permette la definizione delle dinamiche del reloop con gestione separata per i singoli canali. In questo modo l’utente può personalizzare l’algoritmo di reloop e definire tre differenti “scene”. Nella medesima sezione si trovano quattro ulteriori effetti assegnabili esclusivamente al master di uscita e privi di comandi di controllo.
Passando alla sezione di configurazione midi troviamo una delle caratteristiche innovative che contraddistinguono Deckadance, ossia la combinazione di mappatura nativa e configurazione midi. In Deckadance sono presenti le mappature native di quasi tutti i controllers in commercio, ma è comunque possibile assegnare funzioni diverse da quelle preconfigurate accedendo alla configurazione midi personale. La parte inferiore dello schermo contiene varie sezioni selezionabili via controller. Nella sezione dedicata all’impostazione delle cartelle di lavoro di default si può scegliere il controller midi che si sta utilizzando e che avrà un suo mapping nativo. Da questa stessa sezione l’utente potrà scegliere la skin tra quelle messe a disposizione col programma, oppure scaricandone di totalmente nuove.
In definitiva, questa release di Deckadance è senza dubbio un prodotto maturo e ha il proprio punto di forza nella grande qualità sonora e in una semplicità di utilizzo indiscutibile. Il prezzo di vendita è sensibilmente inferiore ai prodotti concorrenti offrendo tutte le funzioni essenziali per un utilizzo professionale. Il digital DJ che non necessita di più di due decks e che guarda alla praticità ed essenzialità della performance, troverà in Deckadance un valido alleato e la scelta più azzeccata. Image Line commercializza Deckadance Club Edition attraverso il proprio shop online al prezzo di 179 dollari.
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SALVE VORREI SAPERE COME SI REGISTRA UNA COMPILATION CON DECKADANCE MI E ARRIVATO DA POCO SONO ALLE PRIME ARMI GRAZIE..