[Recensione] Mixed In Key 5
Mixed In Key è indubbiamente un software che negli ultimi anni ha riscosso un notevolissimo successo, andando a crearsi nel tempo una fedele clientela di Djs e Producers, ansiosi di “scoprire” in quale chiave musicale le loro adorate tracce siano state create. Come già ampiamente discusso nella mia precedente recensione di Mixed In Key 4 -che vi consiglio caldamente di leggere se siete nuovi al concetto di “mixare in chiave”- i punti di forza di questo software, sono sicuramente la sua semplicità d’uso, la sua indubbia utilità, ed infine, il suo più che onesto prezzo di vendita. Dopo i vari tests effettuati nella versione pre-beta e beta -alla quale ho preso parte con piacere-, Yakov ed il suo team hanno da qualche settimana rilasciato ufficialmente la nuova versione, ovvero Mixed In Key 5. Andiamo dunque a scoprire quali sono stati i cambiamenti ed i miglioramenti principali.
Come è possibile notare fin dal primo avvio, il primo cambiamento che salta subito all’occhio, è di carattere grafico e stilistico. Il nuovo design dell’interfaccia risulta essere molto più pulito, moderno ed accattivante, pur mantenendo inalterata la semplicità d’uso che da sempre contraddistingue questo software.
Incominciare ad utilizzare Mixed In Key si rivela dunque essere semplicissimo; basta infatti aggiungere una folder oppure un singolo file tramite gli appositi pulsanti ed il software aggiungerà il tutto alla “queue” per poi cominciare a scannerizzare ili files autonomamente. Fin dal primo scan, è immediatamente possibile notare come questa nuova versione di Mixed In Key, sia di gran lunga molto più rapida e veloce nel svolgere l’intero processo, soprattutto grazie al nuovo supporto per CPU Multi-Core, che permette di ridurre i tempi di attesa in maniera esponenziale. Inoltre, l’algoritmo con la quale il software rileva la key di una traccia, risulta essere nuovo di zecca e riesce dunque a fornire risultati più precisi. È stato inoltre ampliato il “roster” di formati accettati dal software; oltre agli immancabili formati MP3 e WAV, sarà ora infatti possibile lavorare con files M4A e MP4.
Una volta terminato il processo di scanning, è dunque possibile “dilettarsi” con un altra delle nuove features implementate in questa nuova release, ovvero il player audio interno. Quest’ultimo, oltre a permettervi di ascoltare le tracce analizzate, fornisce inoltre una comoda waveform, colorata a seconda della key nella quale la traccia in riproduzione è stata creata. Questa idea si rivela essere un ottima feature, soprattutto alla luce del fatto che Mixed In Key 5 è ora capace di rilevare eventuali cambi di key all’interno della traccia stessa. La nostra traccia potrebbe ad esempio iniziare in “9A” e terminare invece in “10B”; la waveform ci segnalerà dunque la cosa dividendo la traccia per sezioni, colorando -e denominando tramite il sistema camelot- ogni sezione differente in corrispondenza con la key appropriata. Il fatto che il software analizzi ogni singola traccia, non come un singolo blocco, ma come la somma di varie sezioni differenti, risulta tornare utile anche per analizzare in maniera più precisa eventuali samples ed intere librerie di loops.
Successivamente, sarà possibile passare alla tab dedicata al browsing, ed avvalerci della nuova ruota camelot, incorporata all’interno del software per semplificare la riorganizzazione dei nostri files. Questa ruota, oltre a darci un indicazione visiva sul sistema di colori utilizzato e descritto in precedenza, ci permette infatti di raggruppare le nostre tracce per key, con un semplice click. Ovviamente, rimangono disponibili l’immancabile barra “search” e tutte le altre varie opzioni.
La sezione “Personalize”, come già nella precedente versione, vi permetterà di regolare vari parametri e preferenze all’interno del software, e la nuova ed utile tab “Connect with DJ software” vi spiegherà invece passo per passo, come integrare al meglio Mixed In Key 5, con il vostro software di mixaggio favorito. Completa il tutto, la sezione “Read Tutorial”, che fornisce appunto una spiegazione sufficientemente dettagliata su come utilizzare il software, e sul sistema Camelot che si cela dietro quest’ultimo.
Conclusioni
Mixed In Key 5 presenta sicuramente grossi miglioramenti rispetto alla sua precedente versione. In particolare, il nuovo algoritmo capace di rilevare eventuali cambi di key all’interno di una traccia, risulta essere a dir poco utilissimo, e la maggiore rapidità con la quale il software scannerizza le tracce, permette di risparmiare davvero un bel pò di tempo. Il tutto, unito ad un nuovo e più leggero look, ci permette di promuovere questa nuova versione a pieni voti. A voler trovare il pelo nell’uovo, possiamo dire che forse il prezzo di upgrade per chi già possiede la versione 4 potrebbe sembrare un filino elevato a prima vista, ma dopo aver testato il software a lungo, abbiamo potuto accertarci come i vari miglioramenti e le nuove features, giustifichino a pieno il costo dell’upgrade.
Mixed In Key 5 è disponibile in vendita, per sistemi Windows e Mac, al seguente link ad un prezzo di $58. Tutti coloro interessati a fare l’upgrade da Mixed In Key 4, dovranno invece pagare $29.99.