[Recensione] Bose L1 compact
Il prodotto che recensirò oggi è uno di quei dispositivi che può far leggere giudizi molto discordanti provenienti soprattutto da utenti che non hanno nemmeno mai acceso un prodotto del genere! Solo chi può capirne le reali doti può apprezzare un sistema comodo e funzionale come il line-array portatile BOSE L1 Compact. Grazie a Federico Carnevale di Bose Italia ho potuto provare e recensire per voi il più piccolo dei sistemi portatili Bose L1 che ha un’efficienza dichiarata per 100 persone.
Il sistema è composto da: una base di alimentazione -contenente un subwoofer, l’amplificazione ed un mixer- una sezione di diffusione e delle estensioni. Possono essere adoperate due configurazioni: una chiusa ed una estesa. Nella prima, la sezione di diffusione va posizionata nella parte frontale della base ed è utile per situazioni in cui il pubblico è composto da poche persone e l’ambiente da sonorizzare è relativamente contenuto. Alternativamente è possibile , tramite le estensioni, collocare l’array di diffusione in una posizione più elevata per soddisfare un pubblico maggiore (circa 100 persone) in ambienti in cui più ostacoli possono interferire con la corretta diffusione della musica.
Il consumo dichiarato dell’intero sistema è di 250w circa ma purtroppo come suo solito la Bose non fornisce ulteriori informazioni tecniche a riguardo ad esempio sulla pressione sonora, sul wattaggio e sull’efficienza degli amplificatori.
L’unità di diffusione è composta da 6 altoparlanti ognuno orientato diversamente dall’altro sia in senso orizzontale che verticale in modo da avere uno sweet spot molto più ampio rispetto ai più direzionali diffusori con unico tweeter sopratutto se caricato a tromba. Si parla di una copertura di quasi 180° grazie alla tecnologia Bose® Spatial Dispersion™.
La base di amplificazione, come già detto, fa anche da Woofer, con un cono da 8” ed un sistema bass-reflex. Nella parte superiore troviamo un mixer essenziale composto da 2 canali: il primo è dedicato a segnali microfonici ed ha un preset ToneMatch® ottimizzato per i microfoni dinamici, con il relativo controllo del volume ed un equalizzatore a 2 bande; il secondo invece ha 3 ingressi di cui 2 sono stereo (uno su doppio rca, ed un’altro su jack trs da 3,2mm) mentre l’ultimo è mono. Quest’ultimo può prelevare o segnali di linea s/bilanciati su jack da 6,3mm, oppure può essere utilizzato per sorgenti ad alta impedenza come chitarre o bassi elettrici ed ha anche esso un preset ToneMatch® ottimizzato stavolta per le chitarre acustiche. Sono presenti inoltre sul lato posteriore anche 2 uscite (una mono ed una stereo) per collegarsi in cascata ad altri sistemi Bose L1 o ad un impianto PA esterno.Per facilitarne il trasporto la Bose fornisce di serie anche 2 pratiche custodie per non rovinare i vari componenti; non è possibile però usarle anche come protezione per vento e pioggia come su altri prodotti.
La prova
Per iniziare ho sfruttato l’L1 compact come ascolto per i miei set in studio, con volumi quindi non elevati e breve distanza. L’ascolto è piacevole col tipico suono Bose con bassi morbidi e molto presenti. In questa condizione di ascolto molto ravvicinato però si nota un taglio del crossover molto alto che da direzionalità ai suoni diffusi dall’unità dei bassi (che di fatti non viene definita Subwoofer). Fa un pò strano all’inizio sentire il suono provenire da due altezze diverse, però ci si abitua presto.
La seconda situazione in cui ho messo alla prova questo diffusore, è stata come monitor di palco tradizionale per un live all’aperto. Nonostante un suono pulito, senza distorsioni, larsen o problemi di altra natura, la sua poca potenza non riesce a coprire palchi molto grandi dove suonano in contemporanea anche vari ampli più una batteria! Per questo scopo è necessario munirsi del fratello maggiore il modello L1 model II.
Questo altoparlante è concepito secondo criteri diversi rispetto a quelli con cui si progettano altoparlanti tradizionali ed è in base a questo che bisogna valutarlo e quindi apprezzarlo! E’ un sistema ideato per essere posizionato alle spalle dell’esecutore fungendo allo stesso tempo sia da monitoraggio sia da Public Address. Ed infatti, utilizzandolo nel corretto modo, vengono a galla tutte le peculiarità di questo progetto! Può sembrare che l’unità di diffusione sia troppo alta per poter fornire un ottimo ascolto all’artista ma in realtà è “tutto calcolato”…. Come vi avevo accennato prima, i vari altoparlanti sono posizionati nell’array di diffusione con varie angolazioni anche in senso verticale! Questo fa si che parte del suono vada verso il basso in direzione dell’artista, parte vada in senso orizziontale verso il pubblico, e parte vada a riflettersi sul soffitto del locale. Tutto questo, nonostante possa voler dire un volume minore all’interno dello sweet spot, porta ad una distribuzione più omogenera del suono!
Chiaramente tutta questa progettazione ha un costo che può essere non adatto alle tasche di tutti, sopratutto ad hobbysti o a semplici amatori. Il Bose L1 Compact è un diffusore che è destinato ad un’utenza professionista che sa cosa desiderare da un impianto di diffusione!
Bose L1 compact e i Dj
I Bedroom Djs lo troveranno chiaramente molto costoso per le loro tasche, ma chi fa già più di 2 serate a settimana in posti diversi può voler desiderare una cassa leggera da portare con se per avere un monitoraggio eccellente e sopratutto con un suono già familiare da usare anche a casa per allenarsi e magari per suonare in qualche bar per un Happy Hour dove non serve montare un PA ingombrante e impegnativo!
Valgono le stesse considerazioni anche per i musicisti! Collegando il proprio strumento o il proprio microfono su un canale si può usare l’altro per mandare una base oppure il main mix (nel caso lo stessimo usando come monitor). Utilizzando l’ingresso ad alta impedenza si può pensare di utilizzarlo come ampli combo per il nostro strumento, tenendolo come monitor sul palco ed inviando al mixer di sala tramite una delle 2 uscite il nostro suono (ottimo per chi usa un POD o un qualsiasi emulatore di ampli/cabinet). Io ho provato ad amplificarci il mio basso elettrico e quello che ne esce è un suono pulito, moderno e morbido senza essere troppo aggressivo (nonostante il mio primo commento fosse stato: “SISMICO!”). Come anticipato all’inizio dell’articolo, un purista della chitarra rumorosa e “rock” magari potrà avere solo pregiudizi negativi sull’L1 compact, ma provate a dirgli che in soli 13 Kg avete il vostro suono e che non sentirà lamentarsi ne il fonico ne gli altri componenti che condividono insieme a lui un palco troppo rumoroso e poco omogeneo…. semmai non vi darà ragione subito ma il pensierino ce lo farà!
PRO
– Maneggevolezza, peso e semplicità d’uso
– Suono moderno e piacevole ben diffuso
– Mixer integrato
CONTRO
– Pressione sonora non elevata
– Poche regolazioni sul mixer
– Prezzo
In conclusione non posso che personalmente consigliare a tutti il Bose L1 compact in quanto è di una comodità ineguagliabile! Per tutto il periodo della prova l’ho praticamente portato sempre in giro dato che la sua versatilità mi è servita in molte situazioni, dalle festicciole private, alle serate in piccoli locali fino all’uso come monitor personale durante serate più importanti! Straconsigliato! Anzi se ne avete la possibilità correte in uno showroom BOSE a provare uno dei line array portatili della serie L1 che possono essere potenziati grazie anche ad un compatto mixer digitale con scheda audio integrata: il Tonematch!
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Ho apprezzato la recensione di questo articolo e la chiarezza con cui hai spiegato le funzionalità e le peculiarità del prodotto –
Ma avrei una domanda per capire se anch’io potrei far uso dell’impianto Bose (visto che sto valutando in questo momento un possibile acquisto).
Ho una tastiera il mio microfono collegato alla tastiera il Pc con relativa scheda audio per le basi e 2 radiomicrofoni a volte collego un 3 radiomicrofono per il sax, per cui ho bisogno di un mixer esterno per avere più canali a disposizione, quindi la mia domanda è:Posso collegare il mio mixer al Bose Compact? se si come?
Grazie per la cortese attenzione e spero di ricevere una risposta – nek frattempo ti auguro buon lavoro.
Certo che puoi farlo, basta un semplice cavo jack!
Se hai voglia di più informazioni o se magari vuoi anche provarlo prima di acquistarlo, puoi contattare Federico Carnevale che è la persona che si occupa della distribuzione e della promozione di questi impianti. Lo trovi su Facebook o all’indirizzo [email protected]
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