[Guida] Scegliere le cuffie da DJ
Dopo aver scelto il nostro impianto di amplificazione e dopo aver compreso come collegarlo grazie anche ai video-tutorial caricati sul nostro canale di youtube, è arrivato il momento di scegliere il dispositivo che sarà più vicino al nostro impianto uditivo: le cuffie! Avere un ottimo feeling con esse ci permette di avere la sicurezza di un ascolto perfetto in qualsiasi situazione! Essendo la scelta molto soggettiva questa guida non vuole trovare la cuffia perfetta in generale, ma vuole darvi una mano a cercare la vostra migliore amica che vi accompagnerà e che alimenterà i vostri timpani di musica e suoni!
Le cuffie tradizionali si dividono in due tipi: circum-aurali e sovra-aurali. Le prime sono il tipo di cuffia più grande dato che hanno dimensioni sufficienti per avvolgere dall’esterno i padiglioni auricolari offrendo, grazie anche a generose imbottiture, un isolamento acustico molto efficiente. Le seconde invece sono di dimensioni più piccole avendo l’imbottitura che poggia sui padiglioni stessi fornendo però una minor resistenza ai suoni provenienti dall’esterno. L’isolamento è un fattore importantissimo considerando i volumi generati dagli impianti dei club, ma come già detto è tutto molto soggettivo per cui a volte isolarsi completamente può non essere piacevole per qualcuno! Inoltre cuffie piccole risulteranno più leggere e meno stancanti da usare e manipolare durante ore di set!
Leggere ovviamente non deve voler dire fragili! Le cuffie da Dj vengono stressate meccanicamente in continuazione per ore, per cui devono essere costruite con materiali altamente flessibili ma assemblate con cura maniacale! Per consentire una buona maneggevolezza, la maggior parte di esse ha vari snodi che permettono di posizionarle a nostro piacimento… è risaputo che noi Dj le indossiamo in modi fin troppo stravaganti!
Un altro aspetto che può sembrare minore ma che influisce molto sull’ergonomia è il tipo di cavo collegato alle cuffie! Per avere un ampio raggio di movimento in console è preferibile sempre avere a disposizione almeno un paio di metri di cavo. Per evitare però che questo ci penzoli davanti rischiando di farci inciampare, molti costruttori usano dei cavi a spirale che possono estendersi anche di 4 volte la loro lunghezza senza mai trovarseli davanti. Alcuni modelli hanno anche la possibilità di scollegare il cavo e sostituirlo con uno più adeguato all’uso che se ne fà: magari il cavo a spirale da 4m non è comodo come quello “liscio” da 1,5m per ascoltare musica da un lettore mp3! Per una maggior praticità inoltre la maggior parte delle cuffie da Dj hanno il cavo che termina in un solo padiglione invece che sdoppiarsi ed andare separatamente ad entrambi rendendo più rapido l’indossarle.
Passiamo ora a discorsi più tecnici. Chiaramente avere un ascolto nitido in una discoteca non è cosa semplice e c’è bisogno che le cuffie generino volumi adeguati. Il parametro che si usa per definire la capacità di trasformare tensione elettrica in volume sonoro si chiama sensibilità e si misura in dB/W: più è alto questo valore e più volume riusciremo ad ottenere a parità di potenza erogata dal dispositivo. Questo parametro però da solo non basta, bisogna valutare anche l’impedenza della nostra cuffia che si misura in Ohm (Ω). Questo valore dovrebbe essere quanto più vicino possibile all’impedenza dichiarata dal dispositivo a cui andremo a collegarle. Un mixer da dj o un amplificatore per cuffie riesce a gestire tranquillamente impedenze alte al contrario di un piccolo lettore mp3. Se avete perciò intenzione di usare le vostre cuffie anche per altri scopi più “consumer” allora è consigliabile valutare impedenze relativamente basse; 32 Ω sono un buon compromesso. Un altro iportante parametro di scelta è la risposta in frequenza: più è ampio questo range più la cuffia riesce a riprodurre bassi profondi e alti cristallini. Il range ideale va dai 20 ai 20.000 Hz che corrisponde alle capacità di un oreccio umano in ottime condizioni e alle possibilità delle comuni apparecchiature digitali. Oltre a vedere fin dove riesce a spingere la cuffia e necessario analizzare anche come la cuffia risponde alle varie frequenze. In questo grafico possiamo vedere la risposta in frequenza di 4 cuffie famose messe a confronto.
Se desiderate bassi molto presenti le Monster Beats (rosso) fanno al caso vostro mentre invece se preferite sonorità più fresche e brillanti allora è meglio optare per una Grado (verde)che ha una notevole enfatizzazione delle alte frequenze. Nel caso vogliate utilizzare le cuffie anche per la produzione e necessitate di una risposta abbastanza lineare, forse è meglio optare per le Akg (blu). Esistono anche modelli con dei filtri all’interno che permettono di modificare con un tasto l’equalizzazione della cuffia offrendo quindi molta più versatilità!
Infine cosa buona è valutare anche cosa c’è in dotazione oltre alle cuffie. Molti produttori forniscono padiglioni di ricambio, custodie, cavi di lunghezza diversa e adattori per i connettori.
Esistono anche modelli meno convenzionali di cuffie. Il più usato in ambito Dj è sicuramente la monocuffia detta “a doccia” per la sua forma che ricorda appunto una doccetta. Di solito vengono ricavate da modelli tradizionali e la loro virtù sta nella maneggevolezza: dato che non vanno indossate risulta molto facile posarle e riprenderle, ma risulteranno scomode per quei dj che si muovono molto dato che non si mantengono da sole ma vanno sostenute con la spalla o direttamente con una mano. Un altro pregio è quello di poter variare senza toccare nessuna manopola il loro volume, basta avvicinarle o allontanarle per avere un ascolto diverso anche mentre si hanno le mani impegnate!
Ultimamente molti Dj stanno scoprendo anche la comodità delle cuffie intra-aurali o più comunemente “in-ear“. Sono degli auricolari di dimensioni molto piccole che vanno inseriti direttamente nel canale uditivo. Questo sistema è capace di un ottimo isolamento dall’esterno facilitando l’ascolto che risulta definito e intellegibile anche a volumi non sostenuti salvaguardando il nostro stressatissimo apparato uditivo. Esse hanno una risposta molto lineare, per cui potremmo essere sicuri di avere un ascolto di qualità in qualsiasi contesto, dal lettore mp3, al club allo studio.
Il consiglio finale è sempre quello di provare l’attrezzatura prima di comprarla, ma prima di salutarci ci preme farvi una raccomandazione: se amate la musica e volete continuare ad ascoltarla come si deve, non esagerate con i volumi! Trattate bene le vostre orecchie!
ma quindi le blasonate mdr 700 non sono poi cosi buone rispetto persino a cuffie da 60 euro come le akg?